Il motore a curvatura: tra realtà e finzione

Il motore a curvatura potrebbe diventare realtà
Molti di voi conosceranno Star Trek e il particolare motore a curvatura che permette loro di viaggiare più veloci della luce.
Ebbene sì, questo potrebbe diventare realtà, e non tra molto tempo.
Ma partiamo da quello che ci dice Wikipedia:
La propulsione a curvatura (warp drive nell'originale inglese, talora tradotta nel doppiaggio italiano della serie classica con "ipervelocità") è un tipo di propulsione che permette alle navi stellari dell'universo fantascientifico di Star Trek di viaggiare a velocità superluminali, cioè superiori alla velocità della luce.

Ma come è possibile viaggiare alla velocità della luce?
Facciamoci aiutare sempre da Wikipedia:
Innanzitutto serve un'enorme quantità di energia, che ci è fornita dal reattore materia/antimateria, attraverso una reazione controllata tra materia e antimateria mediante i cristalli di dilitio. Le bobine di curvatura, contenute all'interno delle gondole di curvatura, ricevono dai condotti del plasma l'energia prodotta dal nucleo di curvatura e generano il campo di curvatura.
I motori a curvatura creano una distorsione spazio-temporale attorno all'astronave formando attorno a essa forze contrapposte che curvano lo spaziotempo creando un tunnel dovuto alla radiazione Čerenkov (da cui il tipico colore azzurro) fino a permettere al mezzo di viaggiare a velocità curvatura (warp speed) percorrendo così un tragitto inferiore rispetto alla distanza complessiva da coprire, infatti i motori a curvatura sostanzialmente contraggono lo spazio davanti all'astronave e lo dilatano dietro di essa.
Sarà effettivamente possibile?
Sono trapelate alcune voci e documenti che riportano che la Nasa abbia già costruito un motore a curvatura. Viene chiamato EM Drive, ed è un nuovo sistema a propulsione ma che non ha un sistema di scarico.
Questo sistema genera una spinta sfruttando le particelle di luce che rimbalzano dentro una camera a forma di cono. Questo genera una spinta nella punta del cono e fa muovere il motore in avanti.
Il problema, per ora, rimane nella quantità di energia da utilizzare per effettuare il "salto".
Ma non solo, l'ingegnere meccanico Joseph Agnew, ci dice che per il momento non siamo ancora in grado di viaggiare alla velocità della luce e che, inoltre, l'equipaggio non riuscirebbe a sopravvivere, in quanto sarebbe schiacciato a causa dell'accelerazione.
Quindi presenta la sua teoria, per cui si dovrebbe muovere lo spazio-tempo attorno all'astronave, comprimendolo davanti e espandendolo dietro la nave.
